Sia che la tua agenzia voglia lanciare uno scrittore sul mercato internazionale o pubblicare un nuovo articolo, sia che occorra una traduzione letteraria di un testo originale per conto di case editrici, la nostra agenzia di traduzioni, garantirà massima qualità nel rispetto delle tue scadenze. L’agenzia di traduzione POLYGLOT accetterà con grande piacere ed entusiamo qualsiasi tipo di traduzione letteraria, sia che si tratti di una canzone, di una poesia o di un testo in prosa. Non solo provvediamo ad una buona traduzione dei materiali forniti ma gli conferiamo anche uno stile adatto allo specifico paese in cui il materiale tradotto deve essere pubblicato.
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Questa tipologia di traduzione è chiaramente legata al mondo dell’editoria, che spesso decide quali testi tradurre e a chi affidarli. Talvolta, però, sono gli stessi autori o i traduttori a proporre dei testi da tradurre, sfruttando le occasioni offerte da presentazioni e fiere letterarie. In ogni caso, il traduttore deve lavorare in stretta collaborazione con l’editore e con l’autore (se possibile), per rispettare le loro indicazioni e intenzioni. Ora, il modo in cui tutto ciò possa risultare applicabile all’esperienza e al vissuto (vale a dire alla doppia configurazione dell’Erfahrung e dell’Erlebnis) di un traduttore letterario mi pare risulti abbastanza intuitivo, e quasi ovvio, perché il processo è esattamente quello descritto così chiaramente da Edith Stein. Si tratta infatti di una specie di movimento cha va da sé all’altro, per poi tornare di nuovo a sé, ma solo dopo aver fatto esperienza “reale” – pur se all’interno della finzione letteraria – dell’altro.
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Fare esperienza di qualcosa [in questo caso, del linguaggio] significa che qualcosa per noi accade, che ci incontra, ci sopraggiunge, ci sconvolge e trasforma (Heidegger 1973, 127). Essere esperti conoscitori del corpus delle opere dell’autore che si sta traducendo agevola senza dubbio il traduttore poiché, in questo modo, sarà in grado di rendere in maniera precisa gli eventuali riferimenti ad altre opere o a temi ricorrenti. E non solo parlarne e scriverne, ma persino “metterlo a tema”, farne la propria questione centrale, articolarlo, indagarlo, mandarlo in circolazione e sperare così di trovare degli interlocutori.
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In questo caso un traduttore riproduce una interpretazione non letterale del testo originale. Tutto ruota intorno alla percezione del traduttore, che riscrive il testo dall’inizio alla fine. Ciò vale, ad esempio, quando un’espressione banale o debole è sostituita da un sinonimo che esprime lo stesso concetto in modo più efficace ed intenso, oppure quando l’intera struttura di una frase viene modificata. Il primo è II mestiere di riflettere (a cura di Chiara Manfrinato, Azimut, 200???) in cui ventuno importanti traduttori scrivono la storia di un loro lavoro in forma ora diaristica, ora dialogica, ora persino teatrale, ma sempre in chiave autobiografica, focalizzandosi sulla propria autorialità fuori e dentro la pagina tradotta. Più che di traduzione mi piace parlare dei traduttori e traduttrici e a questo riguardo direi che il traduttore e la traduttrice hanno progressivamente perso quella che Lawrence Venuti ha chiamato “invisibilità” per essere riconosciuto come attore importante nella creazione di prodotti culturali. Anche nel passato c’è chi aveva affermato la centralità del tradurre, ma certamente il dibattito culturale della nostra epoca è stato segnato da questo tema.
L’insegnante parla loro dell’importanza di non appiattire la lingua, di non semplificare forzatamente, di salvaguardare gli inciampi dell’autore, e di essere consapevoli del proprio uso della lingua. Soprattutto parla dell’importanza di restituire immagini il più possibile concrete, sensoriali, e spiega come si fa. Tutto questo viene intessuto nella trama di base del laboratorio che è la traduzione – insieme – del testo che ha scelto.
Se hai bisogno di informazioni sui nostri servizi di traduzioni professionali contattaci. E’ per tutto questo che, negli ultimi due decenni almeno, https://www.magiclesson.biz:443/mmlw/editpage.php?rogerskeating210549 la traduzione ha preso a interessare in modo molto significativo anche le pratiche narrative, e in tal modo è uscita dalle logiche accademiche e da forzature di natura normativo-teorica. Qui siamo certo sulla stessa linea benjaminiana del “traduttore adeguato/sufficiente” – der zulängliche Übersetzer, però come con una sorta di potenziamento dall’interno.
È quindi importante che il traduttore sappia “sentire” tutti gli elementi estetici del testo e li sappia poi “far sentire” al lettore nella sua lingua. Dopo un certo numero di traduzioni di testi caratterizzati dallo stesso stile, è particolarmente efficace utilizzare la cosiddetta retroversione, cioè la traduzione dalla L1 alla LS, naturalmente solo a scopo didattico e per testi molto brevi. Sono praticamente esercizi di scrittura mirati all’uso attivo di alcuni elementi dello stile; si veda ad esempio l’uso del condizionale, della forma passiva e impersonale e della paratassi nello stile giornalistico. La parte relativa alla traduzione “tecnica” illustra come si possa partire dalle esigenze concrete degli studenti per formare una competenza linguistica solida in certi ambiti professionali o scientifici, nonché la capacità di consultare risorse online o biblioteche specializzate.
- Altro modulo in comune a tutti gli allievi è quello dedicato agli standard tecnici da applicare nella stesura delle traduzioni e al lavoro di revisione e editing.
- La traduzione letteraria riguarda propriamente il genere della letteratura, dalla poesia alla prosa, dai romanzi alle rappresentazioni teatrali, dagli articoli letterari ai saggi, ai poemi e alle canzoni.
- Sono membro del consiglio di amministrazione e mi occupo della gestione operativa come responsabile amministrativa.
- Attraverso queste due caratteristiche la scrittrice, che è anche attrice, crea un ritmo originale dove riecheggia il monologo teatrale.
- La questione della qualità traduttiva è trattata soprattutto dai filoni di ricerca pragmatico-funzionali che mettono in evidenza le esigenze del destinatario e la necessità dell’adeguamento del testo alle usanze della cultura di arrivo, aprendo il tal modo la strada a studi specifici sui vari tipi di testo tecnico.
Questo premio è dedicato esclusivamente all’editoria indipendente, per le opere di narrativa e di poesia. Il premio Gregor von Rezzori nasce nel 2007 e trae il nome dallo scrittore mitteleuropeo. Dal 2010 è stato inserito nel Festival degli Scrittori che si tiene ogni anno a Firenze. Esso viene assegnato alla miglior opera di narrativa straniera tradotta in Italia e alla miglior traduzione.
Al fine di trasmettere al lettore tutto il significato di un testo non basta che il traduttore passi in un’altra lingua il valore delle parole. Oltre a possedere doti creative e di scrittura, riescono ad analizzare in maniera approfondita le opere letterarie, spingendosi ad esplorare la loro struttura e il loro senso profondo. Detto ciò, sono facilmente deducibili i requisiti che il traduttore deve possedere per essere in grado di produrre delle versioni ideali di un capolavoro straniero, in altre lingue.
La traduzione letteraria è essenziale per rendere la letteratura mondiale accessibile a un pubblico globale e per preservare e diffondere la diversità culturale. Ecco, i traduttori sono coloro che comunicano il modo concreto di dire il senso nella propria lingua e non la considerano un puro mezzo accidentale, essi sono dunque al crocevia del valore di un testo. Per questo ha un senso occuparsi della loro formazione dandole una casa e uno spazio aperto di incontro. Si tratta di un fatto che è divenuto via via sempre più chiaro agli occhi di tutti e che ha fatto sì che nella cultura italiana l’attenzione per i libri tradotti e la traduzione sia progressivamente cresciuta diventando argomento interessante non solo nella quotidianità editoriale ma ad esempio anche per la ricerca e la formazione. L’autore originale di un’opera letteraria ha sia i diritti morali che i diritti economici sulla sua opera. Questi diritti durano per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte.
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