Quindi io invito tutti i traduttori e gli studenti di traduzione a usare questi strumenti quando sono utili, tenendo presente che dopo ci vuole un post editing, https://seotime.edu.vn/members/traduzionisicure.176145/ quindi ci vuole una cospicua dose di lavoro. Certe volte il post editing è ancora più lungo del lavoro di traduzione e allora, in quel caso, non vale la pena nemmeno di farlo, tanto vale tradurre da zero. Ci può essere l’autore che mette vicine due parole per la prima volta nella storia dell’umanità e allora il traduttore deve fare la stessa cosa perché la memoria di traduzione e Google non lo capiscono e non lo sanno fare. Molti anni fa, siamo ai primissimi anni 2000, Ilide mi invitò a una tavola rotonda al salone del libro sulle scuole di traduzione letteraria, c’era Magda Olivetti, Peter Bush che dirigeva il British Center of LIterary Translation e non ricordo chi altri. È curioso che dopo più di vent’anni due di quelle scuole, noi e il BCLT, gli altri sono scomparsi, continuiamo a lavorare assieme e abbiamo costruito con altri istituti quello che è il progetto più articolato di formazione dei traduttori e traduttrici di letteratura, il progetto Petra-e.
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Questa tipologia di traduzione è chiaramente legata al mondo dell’editoria, che spesso decide quali testi tradurre e a chi affidarli. Talvolta, però, sono gli stessi autori o i traduttori a proporre dei testi da tradurre, sfruttando le occasioni offerte da presentazioni e fiere letterarie. In ogni caso, il traduttore deve lavorare in stretta collaborazione con l’editore e con l’autore (se possibile), per rispettare le loro indicazioni e intenzioni. Ora, il modo in cui tutto ciò possa risultare applicabile all’esperienza e al vissuto (vale a dire alla doppia configurazione dell’Erfahrung e dell’Erlebnis) di un traduttore letterario mi pare risulti abbastanza intuitivo, e quasi ovvio, perché il processo è esattamente quello descritto così chiaramente da Edith Stein. Si tratta infatti di una specie di movimento cha va da sé all’altro, per poi tornare di nuovo a sé, ma solo dopo aver fatto esperienza “reale” – pur se all’interno della finzione letteraria – dell’altro.
Membri del gruppo
Lo studio presenta, fra l’altro, documenti d’archivio inediti trovati dalle due ricercatrici Ilaria Monti e Tatiana Segnini. Essi contribuiscono a provare che a Marciana Marina, sia sul mare che nell’interno, esistevano forme insediative e attività varie già nei primi anni del Cinquecento, vale a dire un bel po’ prima di quanto finora è stato ipotizzato. Viene pubblicata anche una ‘supplica’, conservata nell’Archivio Capitolino di Roma, che non solo assegna una datazione precisa alla costruzione del noto giardino colonnato, cosiddetto degli Appiani, a Marciana, ma fa anche luce sulla reale proprietà del vicino Palazzo chiamato degli Appiani. Giornalista, ha co-fondato il mensile Giudizio Universale e collaborato con testate troppo numerose per poter stare in questo margine. Ha pubblicato due autobiografie, una travestita da romanzo (Non siamo mai abbastanza, 66thand2nd) e una da saggio (Mia figlia spiegata a mia figlia, LiberAria); la terza sarà in forma di racconti. I vincitori della seconda edizione del 2018 sono stati Lorenzo Flabbi per la traduzione di Memoria di ragazza (L’Orma, 2017) di Annie Ernaux e, nella sezione giovani, Ursula Manni per Le tavolette di bosso di Apronenia Avizia (Analogon, 2017) di Pascal Quignard.
libri di racconti brevi da leggere velocemente tra un tuffo e l’altro
Per motivi di spazio, presentiamo qui solo un’attività didattica di traduzione letteraria ed una unità di traduzione tecnica. La L1 di riferimento è qui il portoghese, essendo state testate su studenti lusofoni. Infatti le motivazioni degli studenti di traduzione tecnica non sono solo legate ad ambizioni professionali in questo campo. Molto spesso vi convergono futuri studenti Erasmus e professionisti di varie aree che lavorano o desiderano lavorare a contatto con l’italiano. Altre volte ciò che si perde è l’elemento ritmico dato dal numero di sillabe, o il particolare “suono” dato da allitterazioni, o da un uso conscio di alcune consonanti o vocali.
Non esistono due traduzioni identiche dello stesso testo, ma solo interpretazioni personali che riflettono la sensibilità, il gusto e l’individualità del traduttore. La traduzione editoriale comprende diversi generi di testi, come romanzi, racconti, poesie, saggi, articoli per riviste, libri e volumi, siti web e sceneggiature. Ogni genere richiede una sensibilità e una preparazione specifiche da parte del traduttore, che deve essere in grado di adattarsi al pubblico di destinazione e al contesto culturale in cui il testo verrà pubblicato. Una traduzione letteraria parola per parola non esprime il significato integrale dell’opera, per questo affidiamo le vostre traduzioni letterarie a professionisti madrelingua specializzati in traduzioni editoriali e letterarie.
Se hai bisogno di informazioni sui nostri servizi di traduzioni professionali contattaci. E’ per tutto questo che, negli ultimi due decenni almeno, la traduzione ha preso a interessare in modo molto significativo anche le pratiche narrative, e in tal modo è uscita dalle logiche accademiche e da forzature di natura normativo-teorica. Qui siamo certo sulla stessa linea benjaminiana del “traduttore adeguato/sufficiente” – der zulängliche Übersetzer, però come con una sorta di potenziamento dall’interno.
È quindi importante che il traduttore sappia “sentire” tutti gli elementi estetici del testo e li sappia poi “far sentire” al lettore nella sua lingua. Dopo un certo numero di traduzioni di testi caratterizzati dallo stesso stile, è particolarmente efficace utilizzare la cosiddetta retroversione, cioè la traduzione dalla L1 alla LS, naturalmente solo a scopo didattico e per testi molto brevi. Sono praticamente esercizi di scrittura mirati all’uso attivo di alcuni elementi dello stile; si veda ad esempio l’uso del condizionale, della forma passiva e impersonale e della paratassi nello stile giornalistico. La parte relativa alla traduzione “tecnica” illustra come si possa partire dalle esigenze concrete degli studenti per formare una competenza linguistica solida in certi ambiti professionali o scientifici, nonché la capacità di consultare risorse online o biblioteche specializzate.
- Un altro elemento che il traduttore letterario deve riuscire a mantenere pressoché intatto è la bellezza del testo.
- Per questo motivo Espresso Translations selezionerà i traduttori letterari che meglio si adattano alle tue esigenze di traduzione letteraria.
- Apprendere una lingua straniera significa dunque acquisire un punto di vista diverso sulla realtà.
- Nella sua mente si delinea un messaggio che, al momento della comunicazione, verràverbalizzato in una certa misura, provocando un primo residuo.
Questo premio è dedicato esclusivamente all’editoria indipendente, per le opere di narrativa e di poesia. Il premio Gregor von Rezzori nasce nel 2007 e trae il nome dallo scrittore mitteleuropeo. Dal 2010 è stato inserito nel Festival degli Scrittori che si tiene ogni anno a Firenze. Esso viene assegnato alla miglior opera di narrativa straniera tradotta in Italia e alla miglior traduzione.
Gli studi su manuali tradotti e l’analisi di alcuni sistemi di controllo della qualità diffusi in ambito professionale dimostrano però una propensione limitata a sfruttare nella prassi i risultati delle ricerche sulla traduzione, anche a causa di una mancata attenzione agli aspetti culturali. Il divario tra teoria e pratica, conseguenza di fattori strutturali e organizzativi, potrebbe essere ridotto se la ricerca contribuisse allo sviluppo di sistemi di documentazione tecnica e di controllo della qualità traduttiva basati su criteri validi. La traduzione in ambito letterario rappresenta un lavoro complesso e, per certi aspetti, controverso. Questo tipo di traduzione, infatti, è costantemente al centro di diatribe tra i traduttori e gli scrittori.
La traduzione letteraria è essenziale per rendere la letteratura mondiale accessibile a un pubblico globale e per preservare e diffondere la diversità culturale. Ecco, i traduttori sono coloro che comunicano il modo concreto di dire il senso nella propria lingua e non la considerano un puro mezzo accidentale, essi sono dunque al crocevia del valore di un testo. Per questo ha un senso occuparsi della loro formazione dandole una casa e uno spazio aperto di incontro. Si tratta di un fatto che è divenuto via via sempre più chiaro agli occhi di tutti e che ha fatto sì che nella cultura italiana l’attenzione per i libri tradotti e la traduzione sia progressivamente cresciuta diventando argomento interessante non solo nella quotidianità editoriale ma ad esempio anche per la ricerca e la formazione. L’autore originale di un’opera letteraria ha sia i diritti morali che i diritti economici sulla sua opera. Questi diritti durano per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte.
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